giovedì 7 agosto 2014

Fashion Film, la nuova vetrina della moda


Dopo Berlino, Londra e Parigi, anche la capitale italiana della moda avrà un suo Fashion Film Festival, che si terrà i giorni 14 e 15 settembre 2014 a Milano. Fortemente voluto dall’organizzatrice Costanza Cavalli Etro, sarà parte integrante dell’attesissima Settimana della Moda milanese e ospiterà le creazioni video di talenti emergenti e brand affermati. Nella breve video - intervista di presentazione dell’evento, la fondatrice spiega che il suo obiettivo è quello di avvicinare il grande pubblico alla moda utilizzando il cinema, strumento trasversale e versatile. La sinergia tra “la decima musa” e l’arte dello stile ha origini recenti e le due si mescolano in modi sempre diversi, adattandosi l’una all’altra come un liquido che prende la forma del contenitore che lo ospita.

A volte, si tratta di film che raccontano il mondo della moda, come il popolare Il Diavolo veste Prada, altre, di abiti che entrano a far parte del film, come quelli indossati da Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, disegnati da Hubert de Givenchy; non mancano, inoltre, efficaci sincretismi, come quello tra editoriali fashion e fotografia. Infine, i nuovi sviluppi delle pubblicità, caratterizzata da piccoli corti nei quali l’immagine e lo stile sono spesso al centro della narrazione visiva, testimoniano l’influenza della moda sull’estetica del cinema. Il denominatore comune all’unione artistica dei due elementi è la presentazione degli abiti, indiscussi protagonisti di questa vetrina cinematografica. Le regole sono estranee al fashion film, che permette ai registi sperimentazioni completamente libere. Il potere comunicativo di questo format artistico è stato immediatamente recepito dalle maggiori case di moda che lo hanno utilizzato per pubblicizzare i loro abiti al di fuori del contesto delle sfilate e dei canali tradizionali. Prada è uno dei marchi più attivi in tal senso e ha collaborato con Roman Polanski alla produzione del corto “Therapy”, nel quale una bellissima ed elegante Helena Boham Carter interpreta la paziente di un Ben Kinglsey analista, stregato dal fascino irresistibile della moda.
 Tra i maggiori videomaker di cortometraggi fashion italiani c’è sicuramente Miu Miu che al Festival di Venezia del 2012 ha lanciato il progetto Women’s Tales, una visione al femminile ambientata nel contesto surreale e magico della stregoneria moderna.

 I corti fashion hanno sedotto anche i giovani creativi, non solo stilisti, ma anche designer, grafici e fotografi, che sfruttano la viralità di un lavoro di breve durata e grande impatto, ancora più efficace se diffuso via web. Showstudio.com, vetrina di fotografia di moda creata da Nick Knight nel 2000, ne è un esempio, ed essa segna la nascita del Fashion Film.

 Per maggiori informazioni sul Fashion Film Festival di Milano: http://www.fffmilano.com/it/


Virginia Mazzotti

Nessun commento:

Posta un commento