martedì 2 settembre 2014

Vintage giapponese, la moda decostruita

Virginia Mazzotti - Vintage giapponese

 

 
In occasione del suo decennale in Giappone, attraverso l’iniziativa Mezurashi Hakken – La Rivoluzione Giapponese, il noto e-store yoox.com mette in vendita i pezzi cult dei più famosi stilisti giapponesi. Gli abiti, selezionati dalla giornalista di fama internazionale Lynn Yaeger, si caratterizzano per il loro stile, che sfida apertamente i classici canoni sartoriali, contrapponendogli un’estetica di tipo iconoclasta, simbolo indiscutibile del vintage del Sol Levante.
I capi vintage giapponesi in vendita appartengono alla fine degli anni 70 – inizio anni’80, periodo nel quale si fanno strada nel campo della moda stilisti nipponici pionieri di una nuova concezione di abito, caratterizzata, innanzitutto, da un eccesso della forma. Si tratta di capi assolutamente irregolari, nei quali la simmetria e l’ordine sono accantonati a favore del caos e del decostruttivismo. Tra i maggiori rappresentanti di questa corrente fashion c’è Rei Kawakubo, fondatrice della maison Comme de Garçon, le cui creazioni, messe al bando per il modo in cui occultavano la forma umano sotto i tessuti, furono ribattezzate “Hiroshima chic.” Alla casa di moda di Kawakubo appartiene un altro genio ribelle, che ancora oggi provoca con abiti post – atomic style, per evidenziare la plausibilità della guerra, che potrebbe scatenarsi da un momento all’altro. L’utilizzo di tessuti tech per la creazione di capi inediti, di frange, trench rivisitati e capi in tweed, che sovverte le convenzioni della moda anni ’80, corrisponde agli abiti incompiuti, lacerati e sfrangiati che scuotono le coscienze davanti alle passerella odierne.

 
Virginia Mazzotti - Vintage giapponese

 
Meno radicale, ma ugualmente rivoluzionaria è la figura di Yohji Yamamoto, che ama definirsi un “cutter” piuttosto che un “couturier” ; le creazioni dello stilista si caratterizzano per il taglio asimmetrico, le sovrapposizioni di tessuti a strati e i raddoppi di capi che ricordano molto il taglio maschile degli abiti, ai quali l’innovativo designer afferma di essersi inizialmente ispirato.

 
Virginia Mazzotti - Vintage giapponese

 

 In questa sfilata virtuale di artisti giapponesi non può ovviamente mancare Kenzo Takada, fondatore dell’omonima maison, che si fece notare per le sue fantasie estremamente vivaci, i suoi abiti tenda e le salopette oversize. 

 
                                                                                                                                      Virginia Mazzotti